Introduzione
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LETTERATURA
AD AGELLUM
NUM 1
INTRODUZIONE
Quando una pubblicazione, che per di più vorrebbe
anche avere nel tempo una, magari periodica, continuità, si presenta al
pubblico è doveroso che in qualche modo dica chi sia, perché è nata e
con quali intendimenti vorrebbe procedere sul suo cammino.
"Ad Agellum" non intende certo sottrarsi a questo dovere, tanto
più ritenendo di poter spiegare facilmente le sue ragioni. La
pubblicazione nasce nell'ambito della "Commissione Comunale di Storia",
istituita con atto giuntale del 1 settembre 2006. Essa ha tra i suoi
diversi obiettivi anche quello di promuovere e diffondere la conoscenza
della storia, dal periodo preistorico ai giorni nostri, con particolare
attenzione all'ambito comunale aiellese ed ai territori limitrofi.
Della Commissione fanno parte persone che da molto tempo si interessano
della storia locale, in maniera non episodica e non dilettantistica, e
che hanno a cuore i loro paesi. Vogliono conoscerne le vicende passate e
farle conoscere, perché è anche attraverso un corretto rapporto con il
proprio passato che si può radicare un non acritico senso di
appartenenza, sentire quelle radici che permettono non solo
personalmente, ma comunitariamente di guardare al futuro.
Già, dagli stessi membri della Commissione, molto
è stato pubblicato in passato sulla storia e sulle vicende di Aiello e
Joannis, ma certo (e non può essere diversamente) ancora tante sono le
cose da dire, molte già raccolte in svariati anni di ricerca sul campo e
negli archivi, altre da indagare. Le recenti scoperte della Centa di
Joannis sono un esempio chiaro di quante sorprese può ancora riservarci
il nostro territorio, in particolare attraverso la prospezione
archeologica.
Ecco dunque che una pubblicazione periodica può e
deve essere un veicolo per divulgare queste nuove conoscenze acquisite
o, comunque, per prospettare dei problemi, che possono nascere da quanto
già sedimentato oppure semplicemente ipotizzato.
Divulgare si è detto, perché l'intendimento non è
quello di divenire una rivista paludata e specialistica, ma lo sforzo
sarà, in tutta umiltà, quello di essere leggibili (e speriamo letti) da
tutti, senza rinunciare però ad essere rigorosi nel metodo e
nell'analisi, di essere, per quanto possibile, chiari e interessanti,
senza indulgere alla curiosità ed al colore locale.
Accanto alla parola, l'immagine e non perché "anche l'occhio vuole la
sua parte", ma per il fatto che un'immagine è anch'essa un
documento, che alle volte può dirci molto (magari più della parola
scritta) o farci comprendere (alle volte meglio di tante spiegazioni).
Per questo motivo vorremmo dare un giusto spazio (e qualità) alle
illustrazioni, sia che ritraggono reperti usciti dalla terra sia che
mostrino persone, oggetti od evidenze architettoniche che meritano di
essere valorizzate; senza dimenticare la foto d'epoca.
Naturalmente "Ad Agellum" vuole anche essere aperto ad ogni
collaborazione possibile e già su questo primo numero troverete articoli
di studiosi che non fanno parte della Commissione, ma hanno lavorato sul
territorio, con competenza e professionalità e, solo essi potevano
quindi presentarci in maniera esaustiva questi contributi.
Saprà "Ad Agellum" tenere fede ai suoi intendimenti? Il futuro
(se ci sarà, ma lo speriamo vivamente) lo potrà dire. Quelle che non
mancano sono la buona volontà e la possibilità di proseguire sulla
strada aperta. E' una possibilità che deve essere sfruttata e sostenuta.
Essa in questa prima uscita passa attraverso il contributo finanziario
della "Fondazione CRUP" e dell'Amministrazione Comunale, ma non può
essere diversamente. Sono il pubblico oppure le istituzioni preposte al
sostegno della cultura che devono supportare iniziative come questa o
altre similari negli intenti, trovandovi un necessario e naturale campo
d'intervento, in quanto una comunità non è solo reti di servizi o
sviluppo economico.
E il titolo? Anch'esso merita qualche spiegazione. Perché "Ad Agellum"?
Perché questa espressione potrebbe forse essere l'origine del nome
friulano di Aiello = Daèl, con un percorso fonetico in cui i due termini
si sarebbero fusi insieme. L'espressione, a sua volta, potrebbe essere
collegata alla presenza in loco di una "mutatio", una stazione
per il cambio dei cavalli, su un importante via che, da Aquileia,
portava verso nord, a Forum Iulii.
Ma, anche laddove tale ipotesi rimanesse tale o non fosse supportabile,
comunque questo "ad Agellum" è un'espressione latina che da un
lato riporta il nome del nostro paese dall'altro sta ad indicare lo
stare presso, l'essere vicino e quindi bene evidenzia sia l'interesse
precipuo per ì paesi del Comune sia il fatto che la pubblicazione si
apre al territorio contermine e non può non farlo: la storia e la natura
non si fermano certo ad un confine tracciato sulla carta. I grandi
problemi investono le comunità locali, i problemi locali non si
risolvono solo nell'ambito paesano.
Stefano Perini
Il coordinatore della
Commissione Comunale di Storia
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