Introduzione
HOME LETTERATURA AD AGELLUM NUM 6 INTRODUZIONE
600 pagine, 64 articoli scritti da 18 diversi autori, 72 recensioni di pubblicazioni riguardanti il nostro territorio. Sono questi alcuni dei numeri che possono uscire da una semplice analisi di ormai sei anni di "Ad Agellum". Numeri che qualcosa rappresentano e già sono una spia del notevole impegno editoriale e di ricerca che si è concretizzato in questa rivista.
I numeri rispecchiano il lato quantitativo dell'impresa, ma... e quello qualitativo? Lascio ai lettori il giudizio su di esso, però mi pare che gli apprezzamenti che, nel tempo, ci sono giunti, testimonino che qualcosa o più di qualcosa si è fatto pure in questo senso e "Ad Agellum" possa porsi a testa alta tra le altre riviste friulane di storia locale. Speriamo che anche questo nuovo numero susciti lo stesso interesse dei precedenti e aiuti ancora a conoscere meglio fatti e volti della storia dei nostri paesi, e non solo.
Naturalmente a questo articolo di carattere
aviatorio non si possono non accostare altri due, opere,
rispettivamente, di Alfredo Furlan, che va alla ricerca (inserendola nel
più ampio quadro della presenza di incursori notturni sui cieli
italiani, i famosi "Pippo") di quale aereo fu responsabile del
bombardamento di Aiello, avvenuto nelle prime ore del 7 aprile 1945, che
costò la vita all'ing. Valeriano Venier, e di Gianluca Tra-montini che
tratteggia il percorso militare, tra due guerre mondiali, dello zio, il
generale di aviazione Edoardo Cipparrone, aiellese di adozione,
presentando, tra l'altro, alcune inedite foto tratte dal suo archivio.
In genere, però, come nei precedenti numeri, anche
in questo l'attenzione per la documentazione pittorica o fotografica è
notevole, vedendo in essa un elemento importante, alle volte
fondamentale, di spiegazione e chiarimento.
Mentre tutti gli articoli finora citati trattano
di argomenti di quella che si chiama storia contem-poranea. si tuffano
invece nell'antichità Gianluca Tranmontini e Alfredo Furlan, parlando di
ritrovamenti romani in località Motis a Joannis, proseguendo nelle
relazioni sui tanti siti archeologici del nostro territorio, che
meriterebbero di essere ulteriormente indagati.
Concludono il panorama alcuni interventi di
Stefano Perini. in cui parla di alcune "curiosità" locali, ad esempio
sui portali dell'ex-convento o su analogie di dipinti aiellesi e di
Mereto di Capitolo, un altro su di un ritrovamento di monete patriarcali
in territorio di Crauglio, mentre invece avvenuto in quello di
Tapogliano. Più corposi sono un articolo che dovrebbe risultare particolarmente interessante in quanto riporta una descrizione inedita dell'edificio dell'ex-convento domenicano aiellese all'atto della sua soppressione nel 1810 e uno sulla storia dell'"asilo infantile" di Aiello durante la gestione dell'ONAIRC tra 1920 e 1977. Come sempre chiude la rivista una segnalazione di opere storiche che riguardano direttamente o indirettamente il nostro territorio.
Negli anni esso ha potuto uscire grazie
all'intervento economico del Comune e di altri enti pubblici e privati,
ma pure con l'impegno volontaristico e, per questo, credo vada
ringraziato in particolare il sempre puntale lavoro di impaginazione
svolto da Alfredo Furlan.
Il coordinatore della Commissione Comunale di Storia
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