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Introduzione

 

 

HOME LETTERATURA AD AGELLUM NUM 7 INTRODUZIONE

 

 

E' arrivato alla settima uscita "Ad Agellvm". il quaderno di storia e di cultura della Commissione Comunale di Storia di Aiello del Friuli. Nel tempo sono mutate le amministrazioni comunali, ma. pur nel cambiamento, esse hanno voluto mantenere il loro supporto sia alla Commissione che alla rivista, segnale della validità della formula e della qualità dei contenuti delle varie attività, compresa naturalmente questa, sulla quale scriviamo.


Essa vede con piacere tre nuovi collaboratori unirsi a tutti quelli che hanno pubblicato sulle sue pagine. Nuovi per la nostra rivista, ma certo ben conosciuti per la validità dei loro interventi storici in tante altre occasioni. Uno è l'attuale sindaco stesso, il prof. Andrea Bellavite, che presenta un lavoro di riflessione sul ruolo della religione (naturalmente soprattutto quella cristiana) nella Grande Guerra, sottolineando come essa sia stata utilizzata a sostegno delle singole cause nazionali, legandosi dunque al patriottismo locale e perdendo quindi di vista il suo messaggio universale di fratellanza e amore. Il che, poi, porta a interrogarsi sul fatto se sia sempre meglio "porgere l'altra guancia" o se ci sono dei casi in cui sia giusto reagire, ad esempio di fronte al tiranno. Una domanda cui non è facile rispondere.

 

A lui si unisce il prof. Ferruccio Tassin, che tutti apprezzano per la sua lunga attività di storico, ma in genere di uomo di cultura, interessato in particolare agli aspetti sociali e religiosi del nostro territorio e non solo. Ci parla di un aiellese, monsignor Mesrob Justulin, combattivo sacerdote, impegnato nel movimento sociale cattolico, internato durante la Grande Guerra, parroco a Visco e Aquileia, capace di capire le esigenze del suo popolo, ma pure capace di leggere la storia. Ci ha lasciato infatti i primi validi studi su Joannis e Aiello (il convento domenicano) oltre a numersi articoli riguardanti Aquileia e la sua basilica. Tanto più, perciò, da ricordare su questa rivista. E il terzo nome nuovo è quello del prof. Alberto Prelli, che anch'egli non ha bisogno di tante presentazioni dato il suo grande lavoro di storico, in particolare attinente alla fortezza di Palmanova. Senza contare l'attività drammaturgica. Egli ci presenta e approfondisce quanto aveva già anticipato in una conferenza tenuta ad Aiello nel 2015, cioè i risvolti locali della guerra di Gradisca (1615-18), risvolti che coinvolgono il territorio in alcuni piccoli scontri, ma che sono costituti soprattutto dal propagarsi di epidemie portate dai soldati a uomini e animali e da requisizioni, violenze e ruberie. Il triste corollario di ogni guerra.
 

Ancora di guerra (la Seconda guerra mondiale) parla Alfredo Furlan, tratteggiando la figura di Giovanni Battista Boscutti. Non un aiellese, ma certo legato al paese perché sua sorella Iginia fu maestra qui e moglie di Achille Zandegiacomo. Giovanni Battista fu campione di salto con l'asta e poi pilota militare, caduto in combattimento l'11 marzo 1944, dopo aver meritato una medaglia d'argento. Di questo ci parla l'articolo, ma anche del ritrovamento tanti anni dopo (sessanta) dei resti dell'aereo nelle campagne del Padovano e assieme ad essi di quelli dello sfortunato pilota, pietosamente ricomposti e consegnati alla famiglia, che li ha fatti seppellire nel natio paese di Sanguarzo di Cividale.


Tutt'altro argomento e tutt'altra epoca sono quelli nei quali si muove Paolo Chendi, riprendendo un suo precedente articolo pubblicato su "Ad Agellvm" per parlare, attraverso documenti inediti, dei progetti volti a dotare Aquileia di un acquedotto e di una cisterna per l'acqua, progetti settecenteschi nei quali è coinvolta l'imperatrice Maria Teresa, che nel trecentesimo dalla nascita viene anch'ella in questo modo ricordata. E un collegamento ad altri interventi su "Ad Agellvm" è pure quello che ci presenta Gian Luca Cornar. Infatti continua qui quell'analisi dei catasti napoleonici che aveva già compiuto per Aiello, Tapogliano e Joannis. Ora si interessa di San Vito e Nogaredo, parlando dei proprietari di case e terreni, dei loro possessi, facendo emergere un quadro non solo di dati, ma anche di persone e di vita paesana del primo Ottocento. Nella rivista non poteva mancare un intervento di archeologia, che sempre ne è stata un punto forte. Gianluca Tramontini illustra gli interessanti ritrovamenti superficiali d'età romana nel sito del Logar a Cavenzano, ove probabilmente era esistita una villa rustica su cui poi sorse la chiesa locale e si mantenne, per 2000 anni, una continuità di edifici e abitativa, fatta sparire completamente una quarantina d'anni fa. Ancora della Grande Guerra parla Stefano Perini, presentando un breve diario di funzioni religiose del 1915, dopo l'occupazione italiana di Aiello. Il cappellano don Antonio Bertolini, l'internamento dei sacerdoti locali, l'arrivo dei parroci "italiani" ne sono i punti focali.

 

In un ulteriore articolo ricorda un orrendo accadimento aiellese del 1686: un bambino sbranato da un lupo o almeno così parve allora. Un ultimo articolo, sempre a firma dello stesso autore, parla dell'onomastica di Aiello e Joannis, cioè delle scelte, nell'andare dei secoli, dei nomi di battesimo nei due paesi. Un assaggio certo, ma da cui emerge una maggior propensione alla varietà di scelta a Joannis rispetto che ad Aiello.
 

"Ad Agellvm" ha voluto poi ricordare due persone purtroppo recentemente scomparse, due persone ("Checo" Pinat e Lucio Stel) che hanno più che profondamente amato i loro paesi, interessandosi delle loro vicende e illustrandoli nelle parole e nelle immagini. Due interventi sono a loro dedicati come doveroso e sentito omaggio. Conclude, come sempre, la rivista l'elenco delle attività poste in atto dalla Commissione, che è indubbiamente nutrito e crediamo di qualità, e la recensione o segnalazione di opere che trattano di Aiello e di Joannis in maniera monografica oppure che semplicemente ne citano alcune particolarità. Anche in questo caso il numero non indifferente di libri o articoli trattati è segnale di una varietà di interesse per la nostra realtà, ma soprattutto di una vivacità locale di persone che si dedicano a ricercare e illustrare momenti e luoghi dei nostri paesi. In tale novero poniamo pure gli estensori di questo numero di "Ad Agellvm", che si presenta piuttosto ricco di interventi che coprono sia la storia contemporanea, che quella moderna che quella antica, parlando non solo di Aiello e Joannis, ma pure di altre località, nella chiara consapevolezza che tutte fanno parte e sono legate, anche se con le loro caratteristiche peculiari, di un unico vissuto storico.
 

E' stata particolarmente curata, inoltre, la parte iconografica. Speriamo che, come nelle altre uscite, il tutto sia apprezzato dai lettori. Ringrazio l'Amministrazione Comunale e tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo numero di "Ad Agellvm" e, in particolare, Alfredo Furlan per il lavoro di impaginazione e di cura della parte grafica.




 


Stefano Perini

Il coordinatore della

Commissione Comunale di Storia

 

 

 

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