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HOME FESTA DELLE MERIDIANE 2019 CONCORSO  M. 2 TECNICA RAKU

 

 

 

La tecnica di cottura della ceramica Raku

 

 

 

La particolarità della tecnica raku consiste nella seconda cottura, che avviene in un particolare forno a temperature che si aggirano tra i 900 e i 1.000 gradi centigradi.


Dopo circa tre ore di cottura, quando il pezzo è ancora incandescente, si procede all’estrazione con lunghe pinze di ferro e depositato subito in un contenitore pieno di materiale facilmente combustibile (dai trucioli di legno, ai fogli di giornale, alla segatura). Il contatto di questi materiali con la ceramica incandescente provoca l’accensione di una fiamma che brucia tutto il combustibile presente nel contenitore. Subito dopo questo procedimento, si immerge l’oggetto nell’acqua e lo si pulisce per eliminare i segni della combustione appena avvenuta.


Questa tecnica provoca trasformazioni chimiche e fisiche dell’oggetto. Innanzitutto una grossa riduzione del volume dell’oggetto, che può essere parziale o totale, dovuta all’eliminazione delle particelle di aria al suo interno (grazie alla combustione avvenuta nel processo precedente). Il tipo di riduzione ottenuta si può intuire dal colore dell’argilla (ovviamente prima di essere smaltata): la ceramica nera è dovuta a una riduzione totale, mentre, a seconda della quantità di ossigeno rimasta, il colore varierà sulla scala dei grigi.


Per scegliere il tipo di riduzione che si vuole ottenere, il mastro vasaio deve tenere conto di diversi fattori quali il combustibile utilizzato, il tempo di bruciatura, la copertura totale o parziale dell’oggetto.


 

 

 


 

 

 

La tecnica raku oggi
 

La tecnica di lavorazione della ceramica Raku è stata portata nel mondo occidentale all’inizio del 1900 da Bernard Leach, un ceramista inglese che passò una decina di anni della sua vita per approfondire le tecniche dei maestri vasai nell’estremo oriente, tra Cina e Giappone.


Il momento di gloria del Raku in occidente ha avuto inizio circa quaranta anni fa, in particolare nel mondo anglosassone (Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia), seguendo i dettami della tecnica della riduzione, per avere oggetti dal design e dai colori unici e irripetibili. La caratteristica del Raku infatti è di dare vita a prodotti unici, dagli effetti di colore non riproducibili.
 

 

 

 

 

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