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Un uomo sempre presente
Quando penso a Bruno Fritsch mi vengono in mente
le parole di John Kennedy agli americani: «Non domandarti cosa può fare
per te il Paese, chiediti cosa puoi fare tu per il Paese».
Ho degli splendidi ricordi del tempo in cui condividevo la vita di
Aiello come parroco. Bruno c’era sempre, in tutto ciò che poteva essere
utile per costruire unità e armonia fra le persone. Grazie alla sua
competenza e tenacia, si sono raggiunti risultati straordinari, dalle
tante performance del coro Amans de Vilote alle splendide uscite a
Metnitz e a Gradez, dall’accompagnamento delle persone in tanti momenti
di gioia a quello degli inevitabili istanti del dolore, dal valore dato
agli indimenticabili momenti di festa al sostegno ai percorsi di
preghiera.
Oltre venti anni dopo, sono tornato ad Aiello con un altro ruolo e ho
ritrovato Bruno Fritsch nello stesso spazio, quello del servizio alla
comunità, nella musica e in tutti i modi possibili. Sempre presente a
dirigere il suo coro, lo si incontra ovunque ci sia bisogno di lui. Si
tratti di allietare gli ospiti della Gasa di Riposo Mafalda o di
rallegrare il Capodanno in piazza, di aiutare a organizzare il ricordo
dell’amico e maestro Orlando Dipiazza, Bruno c’è sempre, a volte anche
vincendo la naturale fatica imposta dagli anni e dalla salute. Nelle
commemorazioni dei caduti in guerra e in pace lo squillo della sua
tromba invita rispettosamente al silenzio e al ricordo. Ed è sempre lui
a consentirci di elevare lo sguardo, a superare le piccole controversie
quotidiane e a ritrovare in una fede forte, matura e nel contempo laica
e priva di pregiudizi, il senso autentico e pieno della Vita.
Forse la parola che sintetizza meglio tutto ciò è «amicizia». Perché
impegnarsi così tanto per offrire occasioni di incontro alle persone che
vivono in un paese? Perché dedicare le proprie qualità e capacità ad
affermare la vicinanza nella letizia e nella sofferenza? Forse soltanto
e semplicemente perché siamo esseri umani e il nostro autentico destino
si compie soltanto se sappiamo riconoscerci nel nobile nome di «sorelle»
e di «fratelli».
Tutto questo chi conosce Bruno Fritsch lo sa, perché ha potuto
senz’altro ascoltare la sua musica, sperimentare la sua disponibilità e
la sua sobria, serena amicizia. Ciò che forse si conosce di meno, è la
sua figura di poeta e scrittore. I suoi testi, che il Circolo Culturale
Navarca molto opportunamente pubblica in un curato volume, rivelano uno
spirito profondo e complesso. A volte si sorride, a volte si riflette,
in certi passaggi prevale la memoria in altri la speranza. Oserei dire
che il libro è una finestra aperta su un tesoro di pensieri, sentimenti
e spunti d’arte, il fondamento culturale che getta una luce intensa su
tutto il resto.
Ecco quindi la segreta fonte dell’impegno ininterrotto a favore
dell’intera comunità di Aiello e di Joannis. Una spiritualità molto
personale, rasserenata e rasserenante, coltivata con serietà e
dedizione, rafforzata dalle difficoltà della vita. Consiglio di leggere
più volte i brevi scritti di questa raccolta. Si scopre sempre qualcosa
di nuovo, uno scorcio di paesaggio o il volto di un personaggio del
passato o del presente, un’impressione suscitata da qualche evento o
un’ennesima manifestazione di un grande desiderio di servire. E auguro a
tutte e tutti gli aiellesi di far tesoro della lezione di Bruno Fritsch,
«non pensare a cosa può fare il paese per te, ma rifletti su cosa puoi
fare tu per il paese».
Andrea Beliavite
Sindaco di Aiello
Il dono
del servizio per gli altri
Il Signore Dio ha dato ad ogni essere umano dei
talenti, dei doni. A ciascuno il compito di farli fruttificare.
Mi piace partire da questa immagine evangelica per parlare di Brunetto.
All’inizio ha trovato nel suo cuore la passione per la musica che ha
coltivato mettendola al servizio degli altri nelle varie feste e
ricorrenze della comunità di Aiello e non solo (basti pensare alle feste
di Sant’Ulderico e di San Domenico per non parlare delle feste in Casa
Mafalda e Sereni Orizzonti), ma ha saputo trasformare questa sua
passione in una dimostrazione di fede nel Signore della vita. Ha fondato
e tuttora dirige da oltre quarantanni il Coro «Amans de Vilote» che
anima le liturgie nella chiesa parrocchiale. Insieme al parroco è forse
l’unica persona sempre presente a tutte le varie funzioni, sempre pronto
a intonare, a dirigere e sostenere con la sua voce il canto.
Grazie Brunetto per questo servizio che magari, molte volte, viene dato
per scontato, ma che aiuta la comunità a partecipare in modo attivo alla
celebrazione e a pregare perché come dice Sant’Agostino «chi canta bene
prega due volte».
Ad multos annos nella direzione del coro e nell’imprestare la
voce per la lode di Dio.
don Federico Basso
Parroco di Aiello
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