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In anni ormai lontani ho avuto il privilegio di conoscere Loredana D’Ambrosio e di ascoltarne le prime composizioni, quando vinta la sua riservatezza, le fece uscire dal suo ambito familiare per destinarle ad un più vasto pubblico. Sin dall’inizio compresi che non era uno dei tanti che si dilettavano a sfornare versi per sfogare la propria “vena poetica”, ma che si manifestavano dei talenti ben più ampi.


Per Loredana, infatti, non è il versificare che ne delinea la personalità, semmai ha saputo fare della propria vita una poesia. I sentimenti genuini di una donna, moglie, madre, ora anche nonna, emergono nei suoi componimenti con la dolcezza e la grazia, non ricercate, della friulana inserita in un contesto familiare e paesano senza complessità esistenziali e senza problemi al di là dell’ordinario.


Ora, dopo anni in cui la "produzione" si è infittita e i contenuti si sono irrobustiti di molteplici ispirazioni e motivazioni, esce questa antologia che, in qualche modo, riassume un percorso, un arco di tempo del quale è quasi un diario intimo, sentimentale, ma non sdolcinato e neppure artificiale.


Se fossimo in arte figurativa si direbbe l’autoritratto di una donna che riassume le stagioni del suo essere, le esperienze di cui ha fatto tesoro, le gioie, i dolori, le attese, gli affetti… Il mondo di Loredana è genuinamente poetico poiché riflette la semplicità ed il sentire popolare comune a molti friulani. Popolare non significa popolaresco, ma una condivisione del quotidiano, del camminare assieme a tutti coloro che si incontrano e lasciano un segno degno di essere ricordato.
Così il suo sguardo s’allarga a tutto quanto costituisce il teatro naturale del muoversi suo e di quanti incontra sul suo cammino.
 

Se dovessimo riassumere in un solo termine il tutto diremmo serenità, in una situazione normale del considerare il bene ed il male, ma senza estetismi, senza artificiosità. Da quel che scrive emerge solo Loredana,con il suo lessico friulano non ricercato,ma autentico perché parlato. In effetti questo è uno dei pregi di questa raccolta: è un racconto che trova la sua origine nel narrato,nel dire le cose prima di scriverle. La genuinità delle parole corrisponde all’intensità dei sentimenti, non complicati, non introversi, ma specchio di vita. E poi sotto traccia vi sono le tradizioni, la coscienza di una identità corale fra il mondo interiore e l’esterno, la lontananza ed insieme la sincronia con il nostro tempo.

 

Nella pubblicazione antologica che riassume la propria creatività continua, come una fonte inesauribile, simile alle acque di sorgiva dell’ambiente in cui vive, fresche e perenni, Loredana descrive un quadro realistico fatto di piccole cose, di emozioni, di sensazioni. Le parole che mette assieme sembrano talora scritte su uno spartito musicale quasi le note di una canzone. Il ritmo si propone con le cadenze della sua armoniosa parlata, con le pause, gli accenti, le espressioni, i toni.


Insomma queste parole messe assieme sono un’armonia diffusa, discreta nel proporsi, ma gradevole, quasi sottovoce. È il frutto di una educazione che nel tempo ha consolidato dei valori, un comune sentire proprio della donna friulana.
Per Loredana scrivere è attingere al proprio cuore, a se stessa, con la spontaneità che vince ogni reticenza ed ogni imperfezione per creare una sintonia d’animo con il lettore, un dialogo che eleva a temi ricchi di umanità. A ciò giova indubbiamente l’immediatezza, la spontaneità che porta ad un linguaggio comprensibile e condivisibile.


Siamo in ascolto di un’anima popolare della quale Loredana si fa portavoce con una fresca ispirazione, testimonianza del sopravvivere nei paesi friulani di una cultura non ancora sepolta dal globalismo.
Le composizioni sono perfettamente leggibili, colloquiali, lontane da quell’imposto linguaggio standard che come unico effetto ha quello di sterilizzare i sentimenti per fissare regole aliene.


Le composizioni di Loredana D’Ambrosio sono un balsamo per i nostri animi rimasti legati a taluni canoni oggi dimenticati, ma non si tratta assolutamente di nostalgia. Ci riconosciamo semplicemente in quel che ci è offerto da leggere da questa donna per la quale il comporre è parte della propria personalità,un modo tutto suo per inviare un messaggio. Sta a noi coglierlo nella varietà di temi presenti in questa antologia, illustrati con spirito vivo, immediatezza sensibile, innata saggezza, sintonia certa con un comune sentire.
 

 

 

Roberto Tirelli

 

 

 

 

 

 

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